A circa 3.500 persone è stato chiesto di lasciare le proprie case per precauzione di sicurezza, al fine di disinnescare una bomba di 70 anni trovata qualche giorno fa per caso.
La bomba da 220 chilogrammi è stata trovata durante degli scavi vicino al porto industriale di Marghera. I funzionari dell’esercito hanno avvertito che la polizia locale avrebbe reindirizzato il traffico su alcune strade e canali, e che i turisti avrebbero dovuto aspettarsi alcuni ritardi. Anche lo spazio aereo su Venezia è stato temporaneamente bloccato su ciò che i media locali hanno chiamato “Venice Bomb Day”.
Autobus e treni sono stati fermati per diverse ore, dalle 7 alle 13 di domenica 2 febbraio. Durante quell’orario, la gente del posto e i visitatori potevano solo lasciare o raggiungere Venezia in barca, su rotte esterne, poiché l’unico ponte che collega Venezia alla terraferma era completamente chiuso a tutte le persone.
La bomba è stata successivamente distrutta in mare aperto di fronte a Venezia e l’operazione si è conclusa senza intoppi. Questa situazione non è mai stata una vera preoccupazione per la città ed i suoi abitanti, ed ora è tornato tutto alla normalità. (The Daily Sun, 2020)
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