Centinaia di manifestanti sono scesi in acqua di fronte a Piazza San Marco domenica per protestare contro l’uso di grandi barche a motore dentro ed intorno alla città lagunare.

Formando una flottiglia di piccole e tradizionali imbarcazioni a remi, i manifestanti hanno esortato le autorità ad agire contro le affollate vie navigabili di Venezia mentre prendevano di mira le gigantesche navi da crociera che navigano regolarmente vicino alla città.

I critici affermano che le onde create dalle navi da crociera, e da altre grandi barche a motore, stanno erodendo le basi della città.

“Ferma le onde, ferma lo smog”, disse uno striscione. “Peccato per quelli che fanno onde”, leggi un altro in dialetto veneziano. “Cerca le onde, ci stanno affogando”, ha detto un terzo.

Amata in tutto il mondo per i suoi canali, l’architettura storica e l’arte, a novembre Venezia ha subito una serie record di alluvioni, che hanno lasciato gran parte della città sott’acqua e hanno minacciato la famosa Basilica di San Marco.

Le alte maree sono state incolpate dei cambiamenti climatici, ma i manifestanti affermano che le autorità locali potrebbero fare molto di più per proteggere la fragile città vietando le grandi imbarcazioni.

L’anno scorso, il ministro dei trasporti italiano, Danilo Toninelli, ha annunciato che le navi sarebbero state dirottate dal centro di Venezia verso porti come i terminal periferici di Fusina e Lombardia. Entrambi questi terminali sono ancora all’interno della laguna veneziana. (The Guardian, 2020)

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